Mettere le mani sui fianchi durante una conversazione
- paolalimina
- 17 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Mettere le mani sui fianchi rivela molto più di quanto sembri; è un gesto non verbale che può comunicare diversi significati.
A volte può essere il segno di una posizione difensiva, altre volte un segnale di dominio ed espansione. L’attenzione al contesto diventa quindi fondamentale.
L’immagine di una persona fiera con le mani appoggiate sui fianchi sembra universale. Tuttavia, la sua interpretazione risulta più sfumata di quanto sembri; secondo gli esperti di psicologia e gli specialisti del linguaggio del corpo questa mossa può avere diverse interpretazioni a seconda del contesto
Ad esempio alcuni vedono questo gesto come un atteggiamento di sfida o addirittura di confronto. Al contrario, in altre situazioni, questa postura traduce semplicemente un bisogno di comfort, un modo rilassato di stare in piedi durante uno scambio verbale.
Adottare questo atteggiamento durante una discussione amichevole non avrà lo stesso impatto che, ad esempio, durante una riunione di lavoro.
Il contesto più comune in cui compare questo gesto è quello amichevole o informale. Succede spesso quando, durante una conversazione, si affronta un argomento su cui l’altra persona si sente ferrata: in quel momento, le mani vanno sui fianchi come a dire ‘questo campo è mio’. È una forma sottile di dominanza, non necessariamente negativa, ma che serve a marcare la propria competenza.
Ovviamente, in campo lavorativo o rapporti conflittuali, il significato può cambiare.
Questa postura rientra tra le cosiddette power pose: posizioni del corpo che influiscono sulla percezione di autorità, ma anche sulla chimica interna, aumentando i livelli di testosterone (sicurezza) e abbassando il cortisolo (stress). Non a caso, viene adottata istintivamente in situazioni in cui sentiamo il bisogno di affermarci o ristabilire un certo equilibrio. In molti casi, infatti, è una reazione al disagio. Quando ci sentiamo messi in discussione o incerti, questa postura diventa un punto di ancoraggio, una strategia istintiva per ‘reggere l’urto’ della situazione. Un modo, in fondo, per rimettersi dritti dentro, prima che fuori. Come dire: prima si pianta il corpo, poi si affronta la questione.
Analizzando l’azione di mettere le mani sui fianchi, gli esperti hanno notato un dettaglio interessante: la disposizione delle dita cambia radicalmente il messaggio inviato.
Posizionare i pollici all’indietro suggerisce un atteggiamento rilassato, o addirittura una tranquilla sicurezza. Al contrario, puntare i pollici in avanti, con i gomiti divaricati, può essere visto come un segnale di autorità, potenzialmente il preludio di un confronto.




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