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La convivialità, i benefici del food sharing

  • paolalimina
  • 8 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Condividere i pasti è da sempre un aspetto importante della vita sociale.

Attuali ricerche mettono in luce che ha anche effetti benefici sulla salute.

La frenesia quotidiana spesso ci impedisce di goderne appieno. Vale la pena di valorizzarlo e di assaporare la convivialità, a partire dalla preparazione del cibo.

Mangiare in compagnia fa bene alla salute, riduce lo stress e rafforza i legami familiari.

A confermare che questi siano gli ingredienti giusti per un elisir del benessere sono due recenti ricerche che mostrano come mangiare il più possibile in compagnia abbassi i livelli di stress e contribuisca a tenere l'umore alto per l'intera giornata.

Tuttavia questi momenti conviviali attorno alla tavola stanno diventando sempre meno "intimi"in quanto il 20% degli italiani condivide sui social media le foto del pasto un attimo prima di consumarlo, con il rischio che chi pubblica le foto si intrattenga in video call o telefonate, ritardando l'inizio del pasto e compromettendo scambi e attenzione reciproci fra i commensali.

La condivisione della tavola, non si limita a una semplice commensalità” formale e gerarchica, ma è una vera e propria convivialità, un'iniziativa di slancio altruistico e di reciprocità, che promuove e intensifica gli effetti positivi di una dieta salutare. 

Il piacere legato al consumo di cibo insieme induce la secrezione di ossitocina ed endorfine, neurotrasmettitori che promuovono la sensazione di benessere.  Nascono, così, buon umore, fiducia e benessere psicologico, associati alla riduzione del rischio di malattie non trasmissibili come tumori, malattie cardiovascolari, ansia e depressione. 

Nelle culture dove il food sharing è una pratica comune, condividere il proprio cibo con altri non è solo un modo per nutrirsi, ma un vero e proprio atto di comunione.

È un’opportunità per rafforzare legami, esprimere affetto e rispetto, e per celebrare insieme. In molti casi, il food sharing avviene non solo all’interno della famiglia o tra amici, ma si estende anche agli ospiti e perfino agli sconosciuti, come segno di benvenuto e di inclusione.

Offrire parte del proprio pasto è anche un motivo di orgoglio, poiché attraverso il cibo si condividono la propria cultura e le proprie tradizioni culinarie. Il piacere derivante dal vedere altri apprezzare i sapori e le preparazioni tipiche è fonte di grande soddisfazione.

Inoltre, il food sharing è spesso accompagnato da racconti e scambi culturali che arricchiscono l’esperienza alimentare e relazionale.

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